Cosa fare e cosa non fare nel branding e nella comunicazione per le PMI
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Titolo:Cosa fare e cosa non fare nel branding e nella comunicazione per le PMIParole chiave:branding, comunicazione, immagine aziendaleAutore:IDPLingue:Italian
Obiettivi/finalità:
Al
termine di questa scheda saprete cosa fare e non fare nella definizione del
branding e della comunicazione per le piccole e medie imprese (PMI).
Descrizione:
Il Branding e la comunicazione rappresentano
una parte importante di ogni azienda
, perchè con la
giusta strategia si può creare un’immagine positive per il cliente, che
acquisterà di più.
Il Branding riguarda l’impressione che si dà. Questa
impressione, per essere positiva, deve svolgere due funzioni: sottolineare in
cosa la propria attività è speciale ed evidenziarne gli aspetti positivi.
E’importante tenere a mente l’impressione che si vuole lasciare.
Utilizzare i social network non vuol dire utilizzarli
correttamente. Il 74% degli acquirenti utilizza i social-media come supporto
per i propri acquisti. Per partecipare a questo processo, bisogna sapere cosa
fare e cosa non fare per parlare la stessa lingua dei clienti on-line. Qui ci
sono alcune delle regole per non sbagliare sui social media.
Contenuti
• SI: comprendere il potere del proprio marchio: Il branding è un modo per definire la propria identità ed esprimere i valori del proprio business. Il primo passo è la definizione del branding. Un marchio definito incoraggia i clienti a connettersi emotivamente con i valori che condividono, così da guadagnarsi la loro fiducia.
• SI: Stabilire line guida: Un valore essenziale per un piccolo marchio è che sia familiare per il cliente. Senza la definizione di linee guida per i differenti aspetti del branding, il marchio mancherà di struttura e coerenza. Le linee guida, attentamente definite, possono aiutare a rinforzare e mantenere le caratteristiche del marchio se applicate a tutti gli strumenti di marketing dell’azienda.
• SI: Creare per stupire e impegnare: Quando il marchio ha uno stile e un design originale che suscita emozioni, diventa immediatamente riconoscibile. Il design dovrebbe trasudare professionalità e creare una sensazione rassicurante per rinforzare il valore del marchio.
• SI: Creare un profilo brand-friendly: Proprio come il proprio sito web, i propri account social dovrebbero descrivere i servizi e prodotti offerti nel dettaglio. E’importante compilare tutti i campi con le informazioni sul proprio profilo, in modo che i visitatori sappiano cosa aspettarsi da una certa attività. Quando si crea un profilo, bisogna aggiungere il link al proprio sito web, per rendere più semplice per il cliente trovarlo.
• SI: Pensa in modo originale: Oggigiorno non è sufficiente avere del contenuto intelligente per farsi conoscere dai clienti. Molte aziende hanno creato un programma fedeltà, per fidelizzare i clienti ed abbattere la concorrenza. I social media possono essere usati come un’estensione di questo tipo di programmi.
• NO: Create a vague brand or over- complicate it: The first impression sets the standard of every interaction with your brand. The efficiency of your brand communication can have an impact on your success and that of the product. It is important that you avoid vague statements, your brand should be an enthusiastic reflection of what it stands for.
• NO: Dimenticarsi di monitorare l’uso del marchio: Dopo aver definito le linee guida, è necessario essere proattivi nel monitorare in che modo gli elementi del proprio brand vengono usati. Ogni volta che ci si discosta dalle linee guida, si indebolisce il potere del brand e l’efficacia di una campagna di branding uniforme. La coerenza rende un’azienda sostenibile, aumenta i profitti e la fiducia dei clienti.
• NO: Cercare di vivere di luce riflessa di grandi marchi o catene: In quanto piccola attività, bisognerebbe ridurre la propria identità e il proprio potere in proporzione alle dimensioni del business. Lo status di attività indipendente può attrarre futuri clienti alla ricerca di offerte originali, autentiche ed in linea con i loro gusti.
• NO: Iscriversi ad ogni piattaforma social:: Con così tanti social, sarebbe uno spreco di tempo e risorse cercare di essere attivi su tutti. Bisognerebbe scegliere quello più utilizzato dal proprio target di clienti, attraverso una semplice ricerca di mercato.
• NO: Esagerare: Sponsorizzare il proprio programma fedeltà sui sociale può essere utile, facendo attenzione a non intasare la home dei propri client con un numero eccessivo di informazioni. E’necessario tenere sotto controllo il contenuto che si vuole condividere e i momenti in cui si vuole farlo.
• SI: comprendere il potere del proprio marchio: Il branding è un modo per definire la propria identità ed esprimere i valori del proprio business. Il primo passo è la definizione del branding. Un marchio definito incoraggia i clienti a connettersi emotivamente con i valori che condividono, così da guadagnarsi la loro fiducia.
• SI: Stabilire line guida: Un valore essenziale per un piccolo marchio è che sia familiare per il cliente. Senza la definizione di linee guida per i differenti aspetti del branding, il marchio mancherà di struttura e coerenza. Le linee guida, attentamente definite, possono aiutare a rinforzare e mantenere le caratteristiche del marchio se applicate a tutti gli strumenti di marketing dell’azienda.
• SI: Creare per stupire e impegnare: Quando il marchio ha uno stile e un design originale che suscita emozioni, diventa immediatamente riconoscibile. Il design dovrebbe trasudare professionalità e creare una sensazione rassicurante per rinforzare il valore del marchio.
• SI: Creare un profilo brand-friendly: Proprio come il proprio sito web, i propri account social dovrebbero descrivere i servizi e prodotti offerti nel dettaglio. E’importante compilare tutti i campi con le informazioni sul proprio profilo, in modo che i visitatori sappiano cosa aspettarsi da una certa attività. Quando si crea un profilo, bisogna aggiungere il link al proprio sito web, per rendere più semplice per il cliente trovarlo.
• SI: Pensa in modo originale: Oggigiorno non è sufficiente avere del contenuto intelligente per farsi conoscere dai clienti. Molte aziende hanno creato un programma fedeltà, per fidelizzare i clienti ed abbattere la concorrenza. I social media possono essere usati come un’estensione di questo tipo di programmi.
• NO: Create a vague brand or over- complicate it: The first impression sets the standard of every interaction with your brand. The efficiency of your brand communication can have an impact on your success and that of the product. It is important that you avoid vague statements, your brand should be an enthusiastic reflection of what it stands for.
• NO: Dimenticarsi di monitorare l’uso del marchio: Dopo aver definito le linee guida, è necessario essere proattivi nel monitorare in che modo gli elementi del proprio brand vengono usati. Ogni volta che ci si discosta dalle linee guida, si indebolisce il potere del brand e l’efficacia di una campagna di branding uniforme. La coerenza rende un’azienda sostenibile, aumenta i profitti e la fiducia dei clienti.
• NO: Cercare di vivere di luce riflessa di grandi marchi o catene: In quanto piccola attività, bisognerebbe ridurre la propria identità e il proprio potere in proporzione alle dimensioni del business. Lo status di attività indipendente può attrarre futuri clienti alla ricerca di offerte originali, autentiche ed in linea con i loro gusti.
• NO: Iscriversi ad ogni piattaforma social:: Con così tanti social, sarebbe uno spreco di tempo e risorse cercare di essere attivi su tutti. Bisognerebbe scegliere quello più utilizzato dal proprio target di clienti, attraverso una semplice ricerca di mercato.
• NO: Esagerare: Sponsorizzare il proprio programma fedeltà sui sociale può essere utile, facendo attenzione a non intasare la home dei propri client con un numero eccessivo di informazioni. E’necessario tenere sotto controllo il contenuto che si vuole condividere e i momenti in cui si vuole farlo.
Indicatori
Di seguito trovate i tre indicatori che una PMI non dovrebbe mai
sottovalutare:
•
Mancanza di direzione:
Anche se avete cercato di mantenere il marchio
aziendali, dovete assicurarvi che state ancora seguendo la giusta direzione. Non
è raro trovare aziende che cambiano il proprio obiettivo. Se ci sono nuove
opportunità è bene cambiare, ma sempre rimanendo vicini alla propria idea
iniziare, perché un cambiamento eccessivo può danneggiare più del previsto.
•
Sottovalutare la competizione:
Un’azienda può adagiarsi e non considerare le
nuove start-up come una reale minaccia. Potrebbero non avere la stessa esperienza,
ma potrebbero anche essere migliori nel comunicare con il mercato. Un aspetto
importante del branding è che i vostri clienti possano identificarvi; costruire
con loro una relazione solida può aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi di
mercato.
•
Ignorare i new media:
I media sono in continua evoluzione, quindi è
importante aggiornarsi continuamente rispetto ai diversi canali di
comunicazione, mantenendo coerenza tra le proprie attività social e gli
strumenti utilizzati. Inoltre, è indispensabile mantenere i contatti con i
propri clienti attraverso i social, per preservare il rapporto di fiducia
costruito.
Titolo: Cosa fare e cosa non fare nel branding e nella comunicazione per le PMI
Parole chiave: branding, comunicazione, immagine aziendale
Autore: IDP
Lingue: Italian