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Settore tessile :
Settore tessile
Abiti ricamati

Abiti ricamati

I merletti tradizionali del villaggio di Fyti nel distretto di Paphos di Cipro venivano usati per decorare gli abiti femminili. I pizzi e i merletti Fitiotiki erano espressione della cultura tradizionale e venivano utilizzati per abbellire i costumi di tutte le donne che vivevano in questa area rurale. Per realizzare un costume completo erano necessarie diverse ore di lavoro che coinvolgevano tutte le donne di ogni famiglia che insieme si dedicavano con impegno alla realizzazione degli abiti mentre tra le più piccole c'era quasi una sorta di gara per le decorazioni finali. Oggi possiamo ritrovare questi ricami negli abiti tradizionali di Cipro. 

  Paese:  Paphos, Cipro


Artigianato sostenibile con telai centenari di Alpujarra (Granada)

Artigianato sostenibile con telai centenari di Alpujarra (Granada)

Ana Martínez venne nella regione Alpujarras di Granada per partecipare ad un workshop sui telai, ma poi si stabilì qui nel paese di Bubión. 27 anni dopo ha la sua propria bottega tessile, Hilacar.

Usando due telai, che hanno più di 200 anni, crea i suoi "jarapas", un tipo di stoffa. I suoi prodotti fanno affidamento sul brand del Parco Naturale dell'Andalusia e sulla Carta Europea del Turismo Sostenibile. Oltre ai clienti spagnoli, grazie al suo negozio online, le sue "jarapas" raggiungono numerose città in Europa.

  Paese:  Spagna/Andalusia/Granada


Borse da tappeti

Borse da tappeti

Sin dal medioevo le persone usano la tessitura per creare articoli di tappezzeria per la casa.

Vecchi indumenti e tessuti che erano consumati venivano usati per creare tappetini ad uso domestico. Poi i tappetini potevano essere a loro volta utilizzati per creare borse per lavori pesanti che venivano usate in casa. Le borse create a partire da tappetini hanno cominciato a diventare pezzi d'arte da quando presentano disegni e trame che le rendono uniche in ogni zona e si iniziano a vendere in fiere ed esposizioni come articoli da utilizzare o da esposizione.
 

  Paese:  Cipro


Borsette in pizzo di Lefkara

Borsette in pizzo di Lefkara

I pizzi e i merletti di Lefkara erano usati per decorare le borse. Le prime borse da donna che iniziavano a circolare in questo paese nel distretto di Cipro divennero quasi un motivo di competizione tra le ragazze del paese. Per questo motivo le borse iniziarono ad essere abbellite e arricchite di particolari tanto da diventare degli accessori preziosi ed unici famosi di tutta l'isola greca. 

 

  Paese:  Cipro, Lefkara


Bruges, Belgio, Arte del pizzo

Bruges, Belgio, Arte del pizzo

Il video mostra l'antica arte del pizzo in Belgio, specialmente nelle Fiandre. 

Le sue origini risalgono al Rinascimento anche se ancora oggi centinaia di aritgiane sono presenti a Bruges per mantenere viva questa arte. 

È un processo che richiede molta pazienza e centinaia di spilli. Oggi, il pizzo belga è venduto come souvenir.


  Paese:  Bruges, Belgium


Camicette rumene, Tecnica della cucitura a mano

Camicette rumene, Tecnica della cucitura a mano

La camicetta del folklore rumeno "ia" è parte dell'abbigliamento tradizionale da tempi antichi e le sue radici risiedono nel porto dei Traci e dei Daci. 

"Ia" fa parte dell'abbigliamento folkloristico rumeno che varia da regione a regione, per i disegni ricamati, i colori usati così come le decorazioni usate, lustrini o perline. 

Nel primo video è presentato come si produce la famosa camicetta tradizionale rumena (ia). La blusa può essere in lino, canapa, lana o cotone. Le maniche, il petto e il colletto sono le parti maggiormente decorate con ricami. 

Per la "ia" è richiesta una conoscenza tecnica elevata: come eseguire il taglio, i punti usati nella decorazione e come farli, i materiali necessari per farla. I materiali usati sono: tessuto di cotone bianco, fili bianchi e colorati, forbici e aghi da cucito, metro da sarto, tavolo da lavoro.

 

  Paese:  Romania, all region


Costumi del folklore femminile

Costumi del folklore femminile

Le origini dei vestiti del folklore femminile risalgono al XV-XVI secolo.

Ad oggi sono ancora indossati in alcuni paesi del centro della Slovacchia, per esempio a Detva. Spesso anche nei festival folkloristici. Il materiale usato per realizzarli sono: "spodna", per la parte inferiore del vestito, "oplecko" - per le giovani donne è tipicamente decorato con notevoli ornamenti ricamati e per le più grandi solitamente viene decorato con fili di tela ruvidi.

Un grembiule chiamato "zástera" viene usato quotidianamente, sopra a gonne prive di decori. Viene fatto a partire da un percalle blu e spesso viene indossato per andare in chiesa. Il vestito è circondato da pizzi. Un'altra parte del vestito di folklore è la gonna - quella originale veniva tessuta con ricami molto semplici che erano densamente sovrapposti sulla vita, ora è molto più colorata. Una cuffia chiamata "cepiec" - una sorta di cappello, usato da donne sposate. "Brusliak" - copriva il petto. Veniva ricamato solo nel passato, da allora si usano delle collane per coprirlo. "Krodel"- è un'ampia sciarpa, che va fatta passare sotto le ascelle e sulla schiena.

  Paese:  Slovacchia


Costumi tradizionali degli highlander di Beskid Zywiecki

Costumi tradizionali degli highlander di Beskid Zywiecki

La foto e le descrizioni fanno riferimento al tradizionale abbigliamento dei montanari di Zywiec (Polonia). 
Originario degli abitanti di Beskid Wysoki, Beskid Maly e nelle valli di Skawa e Sola. I vestiti tradizionali non vengono più indossati dalla fine del XIX secolo - questo è vero in particolare per l'abbigliamento maschile. Le donne hanno indossato i vestiti tradizionali più a lungo.   
 

  Paese:  Polska, Beskid Zywiecki


Creazione dei cappelli di Cordova

Creazione dei cappelli di Cordova

L'oggetto rappresentato nell'immagine è un cappello tipico spagnolo di Cordova. Questi cappelli:
  • Sono realizzati in tessuto
  • Sono originari della città di Cordova, in Spagna
  • La tecnica per produrli, utilizzata ancora oggi, affonda le sue radici nel XVII secolo
 
Il video mostra le fasi finali della creazione di un cappello di Cordova.

  Paese:  Cordoba, Spain


Il suono del telaio

Il suono del telaio

Il suono del suo telaio arabo riempie l'aria della bottega di Isabel Soler, una delle poche tessitrici rimaste a Níjar, una città nella provincia di Almería, in Spagna.

Isabel proviene da una famiglia di tessitori e assicura che il suono del telaio l'ha catturata.

Tesse coperte e tappeti che hanno trovato dimora negli Stati Uniti o in Germania. Isabel si prende cura di tingere la lana che usa con le piante che raccoglie lei stessa.

  Paese:  Spagna/Andalusia/Almeria


La tradizione del tappeto sardo nel laboratorio tessile del prof. Cannas di Addis

La tradizione del tappeto sardo nel laboratorio tessile del prof. Cannas di Addis

Nel video si può osservare l'immensa abilità degli artigiani sardi mentre realizzano tappeti impegando lana, soprattutto di pecora, cotone o lino. 

La tessitura viene eseguita utilizzando il tradizionale telaio manuale seguendo diverse tecniche e temi: da quelli geometrici a quelli floreali. 

Così come accadeva nel passato, i tappeti sono fatti con lana di pecora e vengono tinti con prodotti vegetali come fiori, cortecce, radici e foglie provienti dalla vegetazione locale.


  Paese:  Sardinia, Italy


Lagartera ricamato a mano

Lagartera ricamato a mano

I ricami sono lavori di goffratura eseguiti con l'ago su tessuti già preparati.  Le sarte, o ""labranderas""  lavorano e ricamano a mano tessuti come tele fatte in casa, creati con telai manuali e con fibre di lino.

I nastri sfilacciati sono rettangolari e vengono rifiniti ai bordi con il punto nuziale. I passaggi del processo del classico artigianato di Lagartera (Spagna) spaziano dalla sfilacciatura del tessuto al creare pieghe, tagliare ed estrarre i fili, fare il ""cuajado"" per evitare che i fili si srotolino e infine creare l'orlo sul pezzo o su tutti e quattro i lati, superando con un tipo di orlo anche chiamato ""repulgo"" in Lagartera. Il filo era di solito in lana o filato di colore naturale successivamente tinto, ma anche la seta era ampiamente usata, soprattutto per ricamare i galloni che abbellivano gli abiti femminili. 

Materiali: tessuto in lino, cotone, canapa o terilene. Fili Mouliné e perle preziose o bobine.

Si conosce l'esistenza di una bottega di proprietà di Catalina Fernández Lozano nei pressi di Lagarterano de Toledillo esistita nel XVI secolo.
 

  Paese:  Spagna, Castilla-La Mancha


Pizzo all'uncinetto di Koniakow

Pizzo all'uncinetto di Koniakow

Koniakow, un paese nelle montagne Beskid nell'area sud-ovest della Polonia, situato vicino al punto d'incontro dei confini polacchi con la Repubblica Ceca e la Slovacchia, è la dimora di una specialità regionale famosa oggi in tutto il mondo. Gli operatori del lavoro ad uncinetto più abili applicano la loro immaginazione e senso di bellezza e scelgono da una serie di 200 modelli per esprimere il mondo che li circonda.
Gasiorki (anatroccoli), strupki (crostatine), skrzydelka (piccole ali), kaczence (ranuncoli), e niezapominajki (nontiscordardimé) - questi sono tutti i nomi dei vari tipi di cuciture che creano l'intero lavoro artistico, grande o piccolo che esso sia. 
Esistono fazzoletti delicati e decorati all'uncinetto, piccole rose tonde di colore bianco o crema, pizzo liturgico e cappellini. Esistono anche articoli dettati dalle esigenze della moda e del mercato - colletti, guanti, coperture per armadietti, abiti da sposa, così come orecchini, gemelli, paralumi e paravento. 

  Paese:  Poland, Beskid mountain


Pizzo di Fitiotiko

Pizzo di Fitiotiko

Il pizzo Fitiotiko è un tipo di tessuto creato e ricamato a mano. In origine veniva usato a scopo decorativo.

Viene interamente prodotto a mano e le trame usate sono molto caratteristiche della zona specifica di Pafo (Cipro). Questo tessuto viene usato per decorare sia abitazioni che indumenti.

Tutte le uniformi tradizionali di Pafo presentano decorazioni in pizzo Fitiotiko. Il metodo usato per ricamare è sopravissuto fino ad oggi grazie anche alla creazione di corsi specializzati ad opera delle organizzazioni di artigianato di Cipro.

L'area di origine di questo tipo di pizzo presenta un museo dedicato alle trame del merletto e alla sua storia.

  Paese:  Cipro


Produzione del pizzo Cantù

Produzione del pizzo Cantù

Il pizzo Cantù è candidato per entrare a far parte della Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale dell'UNESCO. 
 
Nel video si può osservare la grandiosa arte e tecnica che si nasconde dietro la realizzazione dei centrini in pizzo, impiegando il tipico strumento chiamato "merletto a tombolo". Gli artigiani realizzano diversi motivi per decorare tessuti intrecciando i fili uno alla volta. 
 

  Paese:  Cantù (Lombardy), Italy


Produzione di cianografie

Produzione di cianografie

Le origini slovacchie risalgono al XVIII secolo, specialmente in aree intorno al fiume Orava e Spi, dove il panno veniva usato e il materiale principale per fabbricarlo era la canapa.

La Cianografia è diventata una parte importante dell'abbigliamento folkloristico.  Il tessuto impiegato non necessitava di essere lavato spesso e non era costoso perchè le stampe su di esso erano economiche.  

La tecnica di cianografia veniva applicata principalmente su tele, ma successivamente venne usata anche su altri materiali, per esempio il cotone. In origine i disegni sul tessuto venivano dipinti a mano, ma in seguito vennero usati registri in legno o metallo.  Per prima cosa le tele venivano fatte bollire in acqua, in cui venivano aggiunti idrossido di calcio e soda. Successivamente, il panno veniva lavato in una soluzione di acido solforico diluito in acqua e poi risciacquato con acqua corrente. Dopo averlo fatto asciugare, averlo stirato e fissato, il tessuto era pronto per la stampa di fantasie e per la tintura. Una miscela di copertura, chiamata "pap", veniva usata per trattenere i colori e veniva applicata la sagoma di cianografia. La sagoma menzionata veniva messa a bagno in un recipiente con "pap" e dopo applicato ai tessuti. Dopo che la miscela di copertura si era asciugata, le tele venivano appese in pieghe parallele su di una struttura in ferro e immerse per 20-30 minuti in una fredda miscela colorata. La componente base era l'indaco. Le tele venivano colorate interamente, eccetto per i punti in cui era stato posto il "pap" che non assorbe l'indaco. Il processo di messa a bagno veniva ripetuto diverse volte, in modo che il colore diventasse più scuro. Dopo la colorazione, il tessuto veniva posto in una leggera soluzione di acido solforico per rimuovere il "pap" e per vedere così i disegni bianchi su di uno sfondo di colore blu scuro.

L'uso della cianografia era versatile, per esempio la si usava per cucire gonne, per fare coperte, lenzuola, sciarpe, grembiuli, tovaglie, tende e molto altro.

  Paese:  Slovacchia


Ricamo in oro

Ricamo in oro

Il ricamo in oro è un tipo di ricamo che usa fili in oro (o in misura minore, in argento) e viene solitamente eseguito su tessuto, velluto o seta.

La trama viene disegnata su taffetà rivestita con tela resistente. Il tessuto da ricamare viene intrecciato e l'intera superficie del modello viene ricoperta con oro o sottili fili di argento, passato e fissato con le due estremità. Per ricamare in questo modo, gli artigiani hanno bisogno di creare dei riempimienti per accrescere i ricami usando carte di oro giallo o attorcigliando fili dello stesso colore. La caratteristica principale di questo tipo di ricamo è che essa non attraversa mai il tessuto, rimanendo distesa sulla sua superficie con piccoli punti di filo di cotone giallo, preventivamente incerati per renderli più resistenti.

 

A causa delle Crociate del XIII secolo, hanno iniziato ad essere ricamati scudi e altri motivi di cavalleria. Altri ricami in oro su ornamenti religiosi, come casule e cappe che sono comparse a partire dal XVII secolo.

Questa arte si è ridotta notevolmente alla fine del XVIII secolo, venendo ampiamente sostituita dalla macchina da cucire nel XIX secolo.

  Paese:  Spagna


Tappeti da parete (scoarta), tecnica della tessitura su telaio

Tappeti da parete (scoarta), tecnica della tessitura su telaio

Il tradizionale tappeto da parete "scoarta" dell'artigianato della Romania e della Repubblica di Moldavia è stato iscritto dall'UNESCO nella lista rappresentativa del Patrimono Culturale Immateriale dell'Umanità nel 2016. 

In Romania, la tessitura di tappeti si esegue da tempi immemori. I tappeti erano prodotti tessili in lana utili e decorativi, con lo scopo di proteggere e migliorare la qualità della vita nelle abitazioni.  

Il nome "scoarta" ha origine latine, che ricorda la loro funzione primaria, simile alla corteccia di abete (in rumeno "scoarta" significa corteccia) usata nel passato per isolare le case dai raggi di luce. 

Ai giorni nostri, i tappeti da parete sono molto apprezzati come lavori artistici per spazi pubblici e privati e vengono esibiti a fiere cittadine e cerimonie. 

Come si può vedere dal video sottostante, per creare un tappeto per prima cosa è necessario che la lana venga lavata, aciugata, attorcigliata, tinta e stretta in un telaio. La tessitura del tappeto viene eseguita in un telaio orizzontale o verticale attraverso l'intreccio di filati di lana.  

Le operazioni per la preparazione alla tessitura sono la scelta manuale e la trasformazione delle fibre di lana, seguite da ricamo e filatura - queste sono le operazioni che si trovano alla base del tessuto futuro. In alcune zone si usano ancora tinture naturali per colorare le fibre di lana, ottenute da diverse piante, fiori o insetti. 

 

  Paese:  Romania, all region


Tappeti da tappetini

Tappeti da tappetini

Sin dal medioevo le persone usano la tessitura per creare tappezzeria per la casa.

Venivano impiegati vecchi vestiti e tessuti per creare tappeti ad uso domestico. I tappeti iniziarono così a diventare opere d'arte le cui trame e design li hanno resi unici in ogni area e in fiere ed esposizioni locali essi venivano venduti come articoli che potevano essere sia usati che esposti allo stesso tempo.

Il metodo con cui i tessuti vengono creati è in uso ancora oggi e organizzazioni di artigianato cipriote organizzano dei corsi per poter insegnare la riproduzione di questo tipo di tappetti.

  Paese:  Cipro


Tecnica di tessitura su telaio

Tecnica di tessitura su telaio

- Gli oggetti rappresentati nell'immagine sono tappeti fatti a mano con diversi colori. 
- Viene usata la tecnica della tessitura a telaio che appunto impiega il detto strumento. 
- Il materiale usato è la seta. L'area di provenienza è la provincia di Almeria, nel paese di Finana e Pechina, i due luoghi principali in cui si produce seta dal tredicesimo secolo. 
Oggi, il luogo di produzione è Nijar insieme a Laujar di Andarax. 
 
Il video mostra il modo in cui il telaio viene usato per creare questi tappeti fatti a mano.
 

  Paese:  Spain


WEB of Europe tapestry': Maria Almanza tesse la sua opera

WEB of Europe tapestry': Maria Almanza tesse la sua opera

Il video mostra la tecnica usata per creare la tappezzeria tipica belga.


  Paese:  Belgium