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STRUTTURA DI UN BILANCIO

AST_TF_2_1_IT  

 Title:
STRUTTURA DI UN BILANCIO
 Keywords
Denaro, redditività economica, solvibilità, liquidità
 Author:
AE
 Languages:
Italian
 Objectives/goals:

•    Conoscere i componenti di uno studio di fattibilità.
•    Valutare l'importanza della partecipazione e del rigore durante lo sviluppo di un piano di fattibilità.
•    Valutare le possibilità di investimento e conoscere gli aspetti critici della produzione e del marketing
•    Avere uno strumento essenziale per il processo decisionale, la creazione di sinergie e, in breve, per cercare il successo dei progetti da informazioni reali e pertinenti.


 Description:

- Contestualizzazione delle decisioni di finanziamento nell'ambito delle decisioni finanziarie di una società.
- Obiettivo delle decisioni finanziarie.
- Correlazione tra decisioni di investimento e decisioni finanziarie
- Principali decisioni finanziarie



 Contents

• L'Asset è di solito suddiviso in: • 1. ASSET IMMOBILIZZATO e ASSET IMMOBILIARE, conosciuti anche come “FIXED ASSETS” e REAL ESTATE, ossia che rimangono nelle disponibilità dell’azienda per un periodo di tempo lungo (più di un anno); • 2. ASSET MOBILE, meglio conosciuto come denaro contante: Beni, diritti (quelli che si trasformeranno in denaro a breve termine) e soldi. Ai fini di una migliore analisi, la valuta viene classificata in base al suo grado di disponibilità (facilità di conversione in contanti) in tre gruppi: • 2.1 Stocks • 2.2 Realizzabile: crediti (pagamenti in sospeso), la loro maggiore o minore disponibilità dipende dalla data di scadenza e dal mancato pagamento. • 2.3 Disponibile: il contante è l’unico asset ‘disponibile’. La seconda parte del bilancio è così suddiviso: • 1 / NET EQUITY, anche chiamate: OWN RESOURCES, FONDI PROPRI e RISORSE IMMOBILIZZATE Questo include principalmente: capitali, riserve e profitti. • 2 / PASSIVITA’, denominate anche risorse esterne o passività esigibili. A loro volta e in base alla scadenza queste sono ordinate anche in: • 2.1 Passività non correnti anche chiamate esigibili a lungo termine. Sono debiti per più di un anno. • 2.2 Passività a breve termine correnti o obbligatorie. Sono debiti con scadenza minore di un anno. Le attività correnti sono quelle che ci consentono di affrontare meglio il pagamento del debito. È importante confrontare il capitale circolante con le spese a breve termine e cercare sempre di mantenere un margine ragionevole (più quantità di contante di quanto va rifinanziato nel breve termine). • Il CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (CCNc) è ciò che ci consente di gestire ‘garanzie’ per il pagamento del debito. Il modo più semplice per calcolarlo è: Contante – spese nel breve periodo. Esso: ● Deve sempre essere in attivo (più liquidità delle spese a breve termine). ● Deve essere maggiore o minore in base alla disponibilità del capitale di esercizio ● Deve essere bilanciato rispetto alle spese Il "margine" tra ‘Circulante’ ed Exigible CP è il F.M. • Raccomandazioni • Contenuti: • Principi basilari da raccomandare: - Le risorse esterne non dovrebbero eccedere il 70% del finanziamento totale necessario. - La percentuale rimanente dovrebbe essere coperta con proprie risorse. - I sussidi non dovrebbero essere considerati come il principale mezzo per finanziare un nuovo progetto. - Dovrebbe essere conservato un importo dedicato a eventuali imprevisti.


 Results


 Indicators


 Bibliography


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